Dietro a questi stereotipi però non si deve sottovalutare il fatto che in verità ci sono persone che stanno vivendo delle grandi sofferenze interiori e dovrebbe essere compito di ciascuno di noi quello di comprendere queste sofferenze, abbattere gli stereotipi e integrare questi soggetti nella comunità e nella quotidianità nel modo più naturale possibile.
Quando si parla di malattia mentale, ciò che risulta alterato, sono le funzioni della mente, ma, essendo questa invisibile, diventa molto difficile capire fino in fondo le sue manifestazioni patologiche; gli studiosi ritengono però che il disturbo sia plurifattoriale, ossia legata alla presenza di fattori biologici, psicologici e sociali che, combinati tra loro in un certo modo, possono dare vita alla malattia mentale:
FATTORI BIOLOGICI
La malattia mentale potrebbe essere dovuta:
- alla presenza di una lesione organica del tessuto nervoso, di una sua disfunzione o di alterazioni nelle strutture anatomiche del cervello;
- alla predisposizione genetica dell'individuo (ereditarietà)
Ogni orientamento ha una sua idea di fattori psicologici che determinano il disturbo psichico:
- secondo l'orientamento psicanalitico la malattia mentale è il risultato di conflitti interni non risolti (esperienze passate dell'individuo);
- secondo l'orientamento comportamentista alla base dei sintomi della malattia mentale vi è l'apprendimento: possiamo "imparare" ad avere un comportamento patologico a seguito di un condizionamento;
- per la teoria umanistico-esistenziale, il disturbo psichico è causato dalla difficoltà dell'individuo di esprimere sé stesso e le proprie potenzialità;
- per la teoria cognitiva le malattie mentali sono provocate da "biases" (giudizi distorti) che se vengono ripetuti sistematicamente o combinati in un certo modo, possono produrre processi mentali dannosi;
- infine, secondo la teoria sistemico-relazionale, la malattia psichica è la conseguenza di rapporti disfunzionali tra persone e di una comunicazione patologica tra esse.
FATTORI SOCIO-CULTURALI
Esistono delle condizioni che, secondo alcuni studiosi, possono facilitare l'insorgenza della malattia mentale anche se non sono da considerare come cause primarie e dirette del disturbo psichico.